Funzioni energetiche dei Meridiani di Polmone e Intestino Crasso

 

I meridiani di Polmone e Intestino Crasso sono i responsabili dello scorrere dell’energia in tutto il  sistema corpo-mente.

Ecco perchè.

Lo Shiatsu, che fonda le proprie radici nella Medicina Tradizionale Cinese, agisce sui meridiani energetici, ovvero i canali all’interno dei quali scorre il KI. Quando l’energia scorre liberamente in questi canali, permette il mantenimento dello stato di salute; al contrario un fluire di energia in modo eccessivo oppure in deficit, può generare disfunzioni e malattie, non solo fisiche, ma anche quelle nervose o di carattere emotivo.

L’operatore nel trattamento shiatsu ha il compito di valutare quali sono i meridiani con minor energia e ripristinare il loro normale fluire.

I Meridiani principali sono dodici e a coppie appartengono ad uno dei 5 elementi della natura (Acqua, Legno, Fuoco, Terra e Metallo). I Meridiani di Polmone e Intestino Crasso, ovvero i meridiani dai quali parte lo scorrere del Ki in tutto il sistema corpo-mente, fanno parte  dell’elemento METALLO.

Grazie all’energia di questo stadio ogni essere vivente prende coscienza della propria individualità e dei propri confini: per questo la funzione dei meridiani di Polmone di Intestino Crasso è definita di scambio ed eliminazione. In altre parole, l’energia di questi meridiani ci permette di far fronte all’ambiente esterno, prendendo l’energia dalla natura ed eliminando ciò che non è necessario.

Infatti, il Polmone riceve dall’esterno il Ki, attraverso l’atto respiratorio, e lo trasforma in energia corporea umana. Ha la funzione di adattamento al mondo esterno e di difendere dagli attacchi esterni anche eliminando i gas non necessari con l’espirazione.

L’Intestino Crasso (Colon) favorisce la funzione del Polmone. Secerne ed espelle. Infatti il detto “Chi non parla si gonfia la pancia” rispecchia la relazione tra il Colon e il “lasciare andare, mandare fuori”.

Entrambi i meridiani scorrono vicino alla superficie del corpo per svolgere il ruolo vitale nello scambio di energia con il mondo esterno. Vediamo in specifico le funzioni che queste energie esercitano sul nostro corpo e sulla nostra mente.

 

MERIDIANO DI POLMONE

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In medicina cinese il Meridiano di Polmone viene definito “Maestro dell’energia”: ciò dipende dal fatto che il polmone, non solo distribuisce e fa circolare l’energia in tutto il corpo, ma partecipa anche all’intero ciclo vitale tramite la respirazione. Il respirare infatti è sia il primo atto che compiamo al momento della nascita, quello cioè che ci porta la vita e ci fa entrare nel mondo, ma rappresenta anche l’ultimo atto che compiamo al momento della morte. La respirazione rappresenta quindi il primo e l’ultimo atto della nostra vita.

Quando i polmoni funzionano bene, l’energia di questo meridiano è fluida, il sangue riceve ossigeno a sufficienza e, nello stesso tempo, l’anidride carbonica viene espulsa. In questa condizione il cervello, che è il principale consumatori di ossigeno del corpo, riesce a funzionare a pieno ritmo.

Quando invece c’è carenza d’ossigeno per blocco energetico, il nostro cervello non funziona bene in quanto non gli vengono fornite sostanze nutritive indispensabile alle sue funzioni; in questa condizione, diventiamo sempre più indecisi, titubanti e svogliati, col rischio di farci sopraffare dalla depressione e dall’impotenza.

Quando l’ossigeno nel sangue invece è sovrabbondante, abbiamo la tendenza a sentirsi euforici, in quanto le parti frontali del cervello vengono stimolate in eccesso producendo un senso di sicurezza di sé, che sconfina spesso in spavalderia e sfrontatezza.

 

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese l’energia gestita dal Polmone rappresenta una barriera difensiva del corpo, proteggendolo dagli attacchi esterni del clima, come il freddo, il vento, l’umidità, l’aria secca e il calore. Se l’energia difensiva regolata dal polmone è forte, la pelle non lascerà entrare agenti patogeni, in quanto le funzioni di apertura e chiusura dei pori si svolgeranno secondo i bisogni del corpo. Viceversa, se tale energia difensiva è debole, riscontreremo disfunzioni della pelle: una pelle rugosa, secca, asfittica e che mostra un colore tendente al bianco (colore associato al meridiano di Polmone) rivela infatti una carenza dell’energia proprio questo livello. Raffreddori frequenti, mal di gola, tosse, dispnea, bronchite, pallore sono tutti sintomi di uno squilibrio energetico del polmone, così come lo sono i problemi della pelle, quali pruriti, eczemi e dermatiti. Tra polmone e pelle esistono in effetti parecchie analogie e stretti legami.

Possiamo quindi dire che l’energia di polmone si manifesta attraverso la pelle.

Infatti, come il polmone elimina l’anidride carbonica attraverso la espirazione, l’intestino crasso elimina le sostanze di rifiuto, attraverso le feci, allo stesso modo la pelle elimina il sudore attraverso i pori e le ghiandole sudoripare. Sia la pelle che il polmone realizzano continui scambi tra l’interno e l’esterno del corpo, peraltro funzioni comuni anche all’Intestino Crasso.

Tanto il polmone quanto la pelle si rapportano con la realtà esterna: la pelle in particolare segna il confine tra noi e l’esterno rappresentando il punto di separazione e di contatto con il mondo.

Sulla nostra pelle sperimentiamo e registriamo i primi contatti con gli altri, le carezze di nostra madre quando siamo piccoli, i gesti affettuosi e gli abbracci di quando siamo innamorati; ma anche le ferite, i lutti e i dispiaceri che ci capita di subire o incontrare nella vita. Tutto è scritto e memorizzato sulla nostra pelle!

 

Quando l’energia del meridiano di polmone è in equilibrio…  il soggetto è caratterizzato da un forte potenziale energetico: ha la capacità di consolidare l’esperienza, di imporsi una certa autodisciplina e di mantenere un atteggiamento generalmente positivo nei confronti della vita. Il colorito della pelle è roseo, la voce squillante, tagliente, chiara, affascinante, sicura. L’entusiasmo è indice di una buona energia di polmone!

L’energia di polmone è quella che ci permette di conoscerci, di sapere chi siamo, di essere consapevoli delle nostre potenzialità e dei nostri limiti/difetti. Quando si conoscono i propri difetti, piuttosto che combatterli, siamo orientati ad accettarli come parti di noi, come aspetti da migliorare.

Quando sappiamo chi siamo e siamo coscienti delle nostre idee (energia di polmone in equilibrio):

  • siamo “centrati” ovvero sappiamo riconoscere i nostri bisogni;
  • siamo sicuri di noi;
  • abbiamo fiducia delle nostre capacità;
  • siamo vigili e non ci facciamo prendere dagli eventi;
  • ci fidiamo del nostro istinto che ci dice se andare da una parte o dall’altra;
  • sappiamo definire i nostri spazi, concedendo di entrare solo chi decidiamo noi;
  • riusciamo a dire di NO!!

 

Quando l’energia del meridiano di polmone è in disequilibrio…  il polmone è associato al naso, alla gola, alla laringe e alla trachea, quindi manifestazioni fisiche a questi livelli, come raffreddori, tracheiti, respirazione superficiale, denotano energia alterata. Sul corpo scorre lungo i bicipiti, per questo potrebbe presentarsi uno stato di debolezza nei muscoli delle braccia, tanto che la persona ha l’impressione di non riuscire a sollevare le cose.

Il linguaggio del corpo tipico delle persone con disequilibrio in polmoni è quello dell’abbassamento e della chiusura in avanti delle spalle, con conseguente incassamento del torace. L’impressione è come se portassero il peso del mondo sulle loro spalle. Testimonia un comportamento estremamente introverso, di chiusura, come se dovessero proteggersi da pericoli. Ne consegue rigidità delle spalle e del collo.

L’emozione che caratterizza l’elemento Metallo, di cui fanno parte i meridiani di polmone e intestino crasso, è la TRISTEZZA. La tristezza deriva dal senso di solitudine, dalla mancanza, dalla delusione, dalla separazione e dalla perdita. Si manifesta attraverso il pianto. La tristezza viene percepita è provata nel cuore e quindi influisce su tutto il torace, producendo pesantezza, affanno respiratorio, affaticamento e depressione.

La persona si deprime, diventa propensa a vedere l’aspetto negativo di quanto le capita, qualsiasi responsabilità le pare schiacciante, creando ansie e preoccupazioni eccessive. Perde interesse per le cose e per le persone che la circondano. I soggetti in questa condizione sembrano incapaci di affrontare perfino i problemi più semplici, come se fossero pietrificati o incapaci di superare le avversità. Posti di fronte alle difficoltà non riescono a vedere le possibili vie d’uscita, tanto da credere che non ci sia più nulla che possa essere fatto per cambiare le cose. Tendono a farsi invadere, a farsi dire cosa fare per insicurezza.

La voce tende a diventare monotona, senza ritmo, difficile da ascoltare.

È possibile che si rompono i vasi capillari sulle guance (zona del viso che corrisponde ai polmoni), mentre il resto del viso rimarrà molto pallido.

Un lutto può danneggiare l’energia di polmone, soprattutto quando la scomparsa è vissuta come un’ingiustizia, un avvenimento impossibile e che va contro natura.

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MERIDIANO DI INTESTINO CRASSO

 

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In Medicina Tradizionale Cinese, il Meridiano di Intestino Crasso è definito il “Funzionario addetto alle trasmissioni” perché assorbe e permette di lasciare andare tutte le sostanze che non servono più al corpo. Infatti è connesso con l’eliminazione dei materiali di rifiuto, dopo che questi sono stati accumulati e trasformati, separando quelli liquidi da quelli solidi.

Lasciare andare, eliminare ciò che non serve, intesi non solo da un punto di vista strettamente organico, ma anche come rinnovamento, abbandono di situazioni ormai insostenibili o superate.

La vita ci insegna che tutto si trasforma e cambia in continuazione. A questo incessante cambiamento noi dobbiamo saperci adeguare, aprendoci nel profondo del nostro cuore verso gli altri, verso le nuove situazioni che via ci troviamo ad affrontare.

Quando l’energia del meridiano di intestino crasso è in equilibrio… ci porta ad avere un atteggiamento di generosità, inteso come apertura e proiezioni verso l’esterno, come capacità di scegliere le soluzioni più idonee nelle varie situazioni. in particolare:

  • si è sicuri del proprio percorso di vita;
  • certi delle proprie idee;
  • non si ha timore di mostrarsi agli altri e di esprimere le proprie opinioni;
  • le relazioni interpersonali sono soddisfacenti;
  • ci si sente a proprio agio tra la gente
  • si riesce a lasciare andare esperienze passate trattenendo solo “la lezione”.

 

Quando l’energia del meridiano di intestino crasso è in disequilibrio… si riflette sul piano emotivo con la difficoltà a comunicare e ad esprimere i propri pensieri e i propri sentimenti. La persona tende ad essere di cattivo umore, oppressa dalla negatività ed incapace di adeguarsi ai cambiamenti. Senso di autocontrollo, per per paura a manifestare le proprie emozioni, e dipendenza dagli altri.

Per l’intestino crasso un eccesso di energia si manifesta con  stitichezza o diarrea, ma anche a problemi alle vie nasali, spesso congestionate dal muco, cefalea, emorroidi, rigidità del collo, tendenza disturbi infiammatori.  Dal punto di vista strettamente fisico, il freddo e il caldo eccessivi possono creare disturbi intestinali tipo crampi, dolori addominali, costipazione.

Il blocco del Meridiano del colon si manifesta come dolore alla spalla (spalla congelata), dolore al gomito (gomito del tennista), dolore all’avambraccio e all’indice (zone di passaggio del meridiano).

La mancanza di energia nell’intestino crasso  invece appare come epistassi (sanguinamento dal naso), gonfiore addominale, costipazione, diverticolosi al colon, emorroidi, occhi arrossati, freddo nella parte inferiore dell’addome e all’estremità. 

Le energie dei meridiani di Polmone e Intestino Crasso raggiungono il massimo apice tra le ore 3 e le ore 5 del mattino per polmone e le ore 5 e le ore 7 per intestino. Per questo è importante rilevare se si presentano disturbi in queste fasce orarie (es. ci si svegli sempre verso le 4 del mattino e non ci si riaddormenta più): probabilmente l’insonnia è un modo in cui il disequilibrio si sta manifestando.

Cosa fare quindi se presentiamo uno o più dei sintomi sopra elencati?

 

ALIMENTAZIONE

Il sapore piccante favorisce lo scorrere dell’energia di polmone e intestino. Un’alimentazione piccante è raccomandata quando si suda poco, mentre è controindicata quando si tende a sudare molto o quando si è molto stanchi, nervosi, insonni o sotto stress. Tra gli alimenti dal sapore piccante vanno annoverati i peperoni, lo zenzero, la mostarda, il basilico e la cipolla cruda.

L’autunno, ovvero la stagione dell’elemento metallo, è la stagione di passaggio durante la quale bisogna “asciugare” il nostro corpo, smaltendo i liquidi in eccesso, di cui abbiamo fatto scorta durante d’estate; inoltre bisogna rifornirsi nuovamente di minerali e di riserve di grasso necessari all’inverno che seguirà.

Il muco e il catarro, accumulato nei polmoni quando vi è un eccesso di liquidi, hanno a che fare col consumo di latte e derivati. Tosse e raffreddori migliorano notevolmente in breve tempo semplicemente eliminando o limitando il consumo di latticini.

La masticazione, che è importante per la salute in generale, è estremamente importante in questi casi, in quanto consente al corpo di scomporre ed assimilare più efficacemente il cibo ingerito.

ESERCIZI DI RESPIRAZIONE

La tendenza alla depressione, manifestata da coloro che soffrono di disturbi polmonari, risente positivamente delle forme di esercizio fisico che favoriscono l’ossigenazione completa dei tessuti. Per cui qualsiasi tipo di attività incentrata sul controllo del respiro, sulle tecniche di respirazione può essere di grande aiuto.

La respirazione diaframmatica è più lenta e profonda rispetto a quella solitamente percepita nel petto. Essa consente di riempire completamente i polmoni e di conseguenza di migliorare l’ossigenazione del sangue; permette inoltre di porre il corpo in uno stato di rilassamento maggiore rispetto alla consueta respirazione alta.

Ma come possiamo apprendere la respirazione diaframmatica?

Ecco un semplice esercizio.

  • Sdraiati sulla schiena e poggia una mano sulla pancia
  • Fai una inspirazione completa e senti l’addome che si solleva gonfiandosi come se fosse un palloncino
  • Espira e senti la pancia che si sgonfia completamente avvicinando l’ombelico alla colonna vertebrale. Se la mano appoggiata sulla pancia si alza nell’atto dell’inspirazione e si abbassa in quello dell’espirazione sei di fronte ad una respirazione con il diaframma.

Una volta imparata, potrei praticarla anche da seduto, con costanza e allenamento chiunque può imparare.

Ben presto potrai notare i primi cambiamenti: anche solo l’osservazione del proprio respiro produce automaticamente un effetto calmante fin dalle prime esperienze in quanto permette di distogliere l’attenzione dal circuito frenetico delle idee, che producono agitazione e stress, dirigendola in zone del corpo più periferiche.

AUTOSHIATSU E STRETCHING DEI MERIDIANI

L’autoshiatsu e lo stretching dei meridiani si pongono come obiettivo il saper ascoltare il proprio corpo durante l’esecuzione degli esercizi e riuscire a concentrarsi su ogni zona trattata. Lo scopo degli esercizi è di favorire il libero fluire del Qi all’interno dei meridiani, presupposto questo per una corretta funzionalità dell’organismo. Per ogni coppia di meridiani vi sono degli esercizi specifici.

Uno degli Stretching del meridiano di Polmone e Intestino crasso è questo, ecco come eseguirlo:

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Posizione iniziale eretta, piedi paralleli (distanti fra loro la stessa ampiezza delle spalle e delle anche). Gambe distese, ma con le ginocchia morbide. Braccia tese dietro la schiena; pollici agganciati tra loro e indici tesi. Le altre dita sono piegate.
Inspirare profondamente ed espirando piegare il tronco in avanti e lasciarlo cadere rilassato, avvicinandolo il più possibile alle gambe. Stendere le braccia all’indietro puntando gli indici verso il soffitto.
Respirare profondamente 2-3 volte in questa posizione cercando di  liberare ad ogni espirazione ogni tensione muscolare e ascoltando lo stiramento lungo le fasce posteriori delle gambe e sulle braccia. Risalire espirando e tornare in posizione eretta riavvolgendo la schiena, a partire dai lombi, una vertebra alla volta, fino a giungere alle cervicali ed infine alla tesa.

Scambiare i pollici e ripetere.

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