La Respirazione Diaframmatica

 

Quando pensiamo alla respirazione l’immagine che ci si presenta la nostra mente è generalmente quella dei polmoni che si espandono con la inspirazione e che si contraggono con la espirazione.

L’apparato respiratorio in realtà è formato dalle cavità nasali, I bronchi e i polmoni (così come il Meridiano di Polmone). Inoltre va ricordato che il movimento dei polmoni è pressoché passivo e l’atto della respirazione è permesso invece dal movimento di determinati muscoli.

I muscoli che sostengono la respirazione sono:

– il diaframma e i muscoli intercostali

– i muscoli toracici

– i muscoli addominali.

 

Ecco come funzionano i muscoli respiratori

Il diaframma è una membrana che si trova tra il torace e l’addome. Immagina una membrana che taglia in due il corpo; il suo movimento è come quello di uno stantuffo che si abbassa durante la inspirazione e si solleva durante l’espirazione.

Questo muscolo nella respirazione di piccola ampiezza è coadiuvato dai muscoli intercostali, mentre nella respirazione di grande ampiezza è supportato dai muscoli toracici nelle inspirazione ed a quelli addominali nelle espirazione. Ma il suo movimento a stantuffo determina un effetto di movimento e di peristalsi anche sullo stomaco e su tutti gli organi all’interno della cavità addominale. In particolare il suo movimento provvede alla rimozione delle stasi circolatoria della cavità addominale, della pelvi e degli arti inferiori.

 

Ma come avviene la respirazione?

Tutti respiriamo e tutti sappiamo che il respiro è indispensabile per la nostra vita. Tuttavia, paradossalmente, ci ricordiamo di prestare attenzione all’atto del respirare solo durante alcuni momenti (attività fisica ad esempio).

Tu hai mai prestato attenzione al modo in cui respiri? 

Se partecipi ad un mio corso credo proprio di sì, vista l’importanza che pongo alla respirazione, non solo durante gli esercizi, ma come spiego sempre, anche nella vita di tutti i giorni. 

Durante la inspirazione il diaframma si abbassa mentre i muscoli intercostali allargano la cassa toracica creando un vuoto al suo interno che provoca l’aspirazione dell’aria, quindi l’inspirazione.

Durante l’inspirazione in seguito all’immissione di aria nei polmoni, il sangue si arricchisce di ossigeno che viene poi distribuito nei muscoli, nei tessuti e negli organi. L’inspirazione è automatica, ma anche in parte dipendente dalla volontà, in quanto si può parzialmente modificare

Durante la espirazione il tessuto polmonare che è elastico ha la tendenza a ritornare ad uno stato originario, dopo la sua estensione avvenuta con l’inspirazione, per cui si abbassa, i muscoli addominali si contraggono per consentire al diaframma di risalire il più in alto possibile. Con l’espirazione si espelle dal corpo l’aria ricca di anidride carbonica che mediante la circolazione di ritorno viene portata agli alveoli luogo degli scambi gassosi.

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Osservando i bambini possiamo imparare a respirare

Fin dai primi giorni infatti i bimbi respirano con il diaframma, con la pancia, e questo spiega la loro capacità di piangere anche per diverse ore senza interruzioni. Poi con il tempo perdiamo questa innata capacità e ci ritroviamo a NON respirare. 

Infatti il respiro è fortemente legato ai nostri stati mentali: pensiamo a come diventa quando siamo in ansia, arrabbiati o insofferenti.

Imparando a prestare volontariamente attenzione al respiro, ti accorgerai in effetti che il respiro è l’anello di congiunzione tra mente e corpo, tra la parte intenzionale e tutto ciò che non rientra nella sfera del nostro controllo.

Il primo modo quindi per capire come respiriamo è avvertire il respiro che fluisce attraverso le narici o attraverso il petto che si gonfia e si sgonfia. Il prestare attenzione, però, non significa dire o pensare: “Sto mandando l’aria fuori, sto inspirando”.

Si tratta solo di percepire le sensazioni fisiche provocate da questo semplice atto respiratorio e fisiologico: il fresco dell’aria che si avverte nell’inspirazione e il calore provocato dall’atto dell’espirare, o le sensazioni del torace che si gonfia e si sgonfia.

Ma sarebbe opportuno riappropriarci di una buona respirazione diaframmatica.

Per noi è diventato naturale essere innaturale in moltissime cose, anche nella respirazione. Noi tutti facciamo respiri piccoli e ravvicinati e non respiriamo più tramite il diaframma come fanno naturalmente i bambini.

La respirazione diaframmatica è più lenta e profonda rispetto a quella solitamente percepita nel petto. Essa consente di riempire completamente i polmoni e di conseguenza di migliorare l’ossigenazione del sangue; permette inoltre di porre il corpo in uno stato di rilassamento maggiore rispetto alla consueta respirazione alta.

 

Ma come possiamo apprendere la respirazione diaframmatica?

Te ne parlo in questo video, nel quale oltre a svelarti tutti i benefici a livello fisico e mentale della respirazione diaframmatica, nella seconda metà del video, ti offro anche una visione pratica di come eseguirla.  

Guarda il video integrale qui sotto e, se ti va, lasciaci un commento per dirmi cosa ne pensi. Sarò felicissima di leggerti!

A presto!